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Inside the Mirror – Lecture

La lecture tenuta all’Academy of Fine Art di Ljubljana il 23 aprile 2008 durante l’Erasmus Teaching Staff Mobility dell’Accademia di Belle Arti di Lecce.

Teaching Mobility Program – Academy of Fine Art – Ljubljana

Ljubljana – Sunday

As usual I love to get lost in the new city. It’s quite simple because I don’t have a mental map of where I’m, so the pleasure of discovery comes up. It’s a beautiful city with a great mix of nature, old building and new architectures. People are really friendly and I fell like home.

Tomorrow I’ll begin my program with a meeting at the Department of Visual Communication at the Academy of Fine Art. The department is placed on an incredible wood and the smell of trees makes me happy.

Rimini Rimini

Andando in giro di notte per Rimini, dove sto accompagnado il Master in Manager dello Spettacolo, dell’Accademia di Belle Arti di Lecce per il SIB 2008, si respira l’aria della bella vita, le luci del grand hotel, le auto di lusso che mi fanno ricordare montecarlo, i locali aperti fino al mattino, le orde di studenti in erba pronti alle prime perdizioni notturne delle discoteche attrezzate in ogni angolo.

Eppure mi diverte passeggiare dove Federico Fellini si lasciava contagiare da bellezza, sogno e un pizzico di follia, proprio come in questa via, che lascia il posto ai Vitelloni cancellando il caro vecchio Mozart.

LIFEisAperceptionOFyourOWNreality

Pecha-Kucha Night Toshare 2008

LIFEisAperceptionOFyourOWNreality

di Antonio Rollo

Sei sul ciclio di un burrone, non sai cosa c’è sotto,
sai cosa hai dietro. Salti.
LIFEisAperceptionOFyourOWNreality è un progetto di comunicazione
emozionale. Un viaggio nel misterioso mondo dei numeri primi.
La scoperta che la vita gioca a dadi nella generazione di se stessa.
Il salto è garantito.
L’arrivo non si sa.

Inizia il Piemonte Share Festival

Il Piemonte Share Festival nato nel 2005 è arrivato alla sua quarta edizione ritagliandosi un posto d’eccellenza tra i Festival di Culture Digitali europei. Caratteristica fondante del Festival è l’attenzione all’aspetto teorico delle tematiche digitali, infatti negli anni abbiamo assistito a conferenze con ospiti nazionali e internazionali che ritrovatisi a Torino hanno lanciato sfide culturali non solo alla città ospite ma all’intero paese. Non a caso Bruce Sterling, noto scrittore di fantascienza e saggista americano, dopo l’esperienza allo Share Festival dello scorso anno ha deciso di trasferirsi a Torino, dove tra l’altro sta ambientando un suo racconto, per diventare curatore ospite. Questo per dare un assaggio dell’atmosfera che si vive nella settimana dello Shere Festival, in cui le peculiarità dell’accoglienza italiana si fondono in un mush up culturale con le tematiche critiche dell’evoluzione artistica e sociale dei media.

Il tema di quest’anno è Manufacturing e come scrive lo stesso Stearling nell’introduzione al catalogo “ a causa dei recenti sviluppi della tecnologia per la fabbricazione digitale, la manifattura sta diventando un’impresa di arte e cultura digitale. L’esplosivo avvento di stampanti 3D, di strumentazioni per la prototipazione rapida e per la fabbricazione rapida è di profonda importanza per Share, per le sue potenzialità di creazione di oggetti fisici da parte di laboratori, studio o atelier di artisti technodigitali” , l’attenzione dello Share per la creazione di contenuti è sempre stata al centro del Festival. I contenuti digitali possono diventare, grazie a nuove tecnologie per la prototipazione, oggetti reali e quindi modificare la percezione della costruzione della realtà. Quest’anno si alterneranno nella discussione, tra gli altri, Donald Norman e Makos Novak. Un ciclo di conferenze che a partire da mercoledì 12 marzo vedrà snoccialare la questione della creazione digitale in un contesto sempre più globale e interconnesso. Non manca infatti una riflessione sull’internet delle “cose” ovvero quei sistemi di relazione intelligente che possono emergere nel momento in cui i vari oggetti quotidiani, dotati di intelligenza digitali, iniziano a relazionarsi e scambiare informazioni utilizzando la maglia di informazioni del web. Il mush up culturale del Piemonte Share Festival non si ferma solo alle conferenze ma propone anche una mostra legata allo Share Prize, il premio istituito due anni fa e che sta crescendo in qualità e sguardo innovativo.
Infine vi dò appuntamento a venerdì 14 marzo alle ore 16 nel Castello del Valentino per la PECHA KUCHA NIGTH dove presento un progetto di comunicazione emozionale. In serata gli Autechre presso l’Hiroshima dove sarà anche presente il progetto Reactable.

2008

Usare la calcolatrice non è una buona idea

baby, you have a possibility

from http://nastynets.com

Anti Gentiloni

Remapping Universe

Questa tecnologia sembra finalmente poter liberare il corpo dall’interazione con la macchina. Sono anni ormai che si discute su interfacce e soluzioni di interaction design, ma come ci si poteva aspettare il risultato è arrivato dal mondo della matematica e precisamente dal NYU Courant Institute of Mathematical Sciences. Perceptive Pixel è una compagnia fondata da Jeff Han come spinoff dell’Istututo per promuovere e lanciare il più sofisticato sistema multitouch al mondo.
La pratica dello spinoff è sicuramente legata alla qualità del prodotto che si mette sul mercato e per questo accademie ed università italiane dovrebbero investire in corsi di sperimentali ed alto contenuto tecnolgico per far si che le nuove generazioni possano partecipare attivamente a questo processo in corso di ridefinizione della realtà.

PerformingMedia Valdarno

Si prende il treno dopo aver mangiato al Creative Camp e si viaggia verso la toscana. A San Giovanni Valdarno ci aspettano per una presentazione dell’eMAP e l’inaugurazione del PMLValdarno.

La domenica a passeggio nel mercatino di Arezzo.

Teatro Open Source

Insieme al teatro A.Testoni di Casalecchio di Reno diretto da Cira Santoro sto sperimentando la possibilità di adeguare piattaforme open source come WordPress alle esigenze di promozione e contatto sociale di un teatro.

Il teatro si trova in una bella piazzetta spesso abitata da nonni e nipoti, si respira un’atmosfera frizzante a Casalecchio di Reno, e spero che le possibbilità offerte dall’open source siano non soltanto di semplice risparmio ma di effettivo cambiamento di pensiero orientato alla condivisione ed allo scambio di idee.

Casalecchio di Reno

C’è un progetto insieme a Carlo Infante e Cira Santoro, Agire nella visione, che ci ha visto al CreativeCamp di Casalecchio di Reno, illustrare le potenzialità della rete rispetto al territorio ed al social networking che può generarsi intorno ad una stagione teatrale. Adesso aspettiamo che inizi al più presto!

Emozioni su Mappa

Sono ormai tre anni che insieme al performingmediaLab di Carlo Infante seguo la Notte della Taranta con un progetto di “Emotion Scanning” nato insieme a Raffaella Rivi. Un idea semplice ma che in tre anni ha prodotto un enorme quantità di materiale audiovisivo, sonoro e fotografico. Uno spaccata del Salento oggi attraverso la lente digitale. Siamo entrati nelle case della gente, abbiamo seguito i concerti estivi della Notte della Taranta, abbiamo abbandonato i pregiudizi per comprendere cosa succede in quei quindici giorni in altrettanti paesini di questo sud italia. Tante le scoperte. Ma su tutte una mi ha lasciato l’amaro in bocca. Quando parli con la gente comune di questo territorio, i contadini, gli artigiani, i ragazzi delle scuole e le mamme e casalinghe, improvvisente scopri che nei dialoghi, nei discorsi, nei pensieri, qualcosa manca. Non si parla mai di sogni. Le vicende dell’adesso, i ricordi del passato soffocano le sperenza del futuro. Le emozioni sono state tante, soprattutto quest’anno che con il gruppo del TarantaVideoBlog abbiamo esplorato nuove forme di interazione sociale.

Il sole dietro al menhir

menhir

Tramonta dietro ad un menhir l’estate salentina.

Un’estate unica che mi ha visto organizzare, in una sorta di sogno sospeso, il primo festival di nuovi media nel salento. STREAMFEST.  Un flusso si emozioni che si sono accavallate e scavallate in un giugno e luglio roventi, costellati di incendi e di promesse. Finalmente quel 26 luglio quando le porte si sono aperte non ci credevo che aveva preso forma un sogno. Dietro al menihir il sole si abbassa e le onde di suoni e pensieri da un futuro già passato si sciolgono come neve al sole.

Chi ci è stato ha subito lasciato una traccia.

emanuel tagr.tv 

luca ecopolis.org 

ilary ecopolis.org 

STREAMFEST 2007 – Salento New Media Festival

STREAMFEST
SALENTO NEW MEDIA FESTIVAL
26-28 luglio 2007
inizio ore 20
Quartiere Fieristico, Galatina (Le)

Lo StreamFest è il primo festival internazionale dei nuovi media a sud-est: un e-vento che intende presentare le applicazioni creative delle tecnologie più avanzate nel Salento, territorio elettivo dell’estate culturale europea.
Per tre giorni dal 26 al 28 luglio 2007 il Quartiere Fieristico di Galatina ospiterà in-stallazioni interattive, sperimentazioni audiovisive con alcuni dei protagonisti di una ricerca che tende a coniugare immagini e musica, reinventando nei set di vj le mo-dalità di fruizione che vanno oltre il format dei concerti e del video.
Tra i protagonisti internazionali dello StreamFest si rilevano l’ormai storica HASCII CAM di Jaromil, l’esperienza di free radio war di Cecile Landman con StreamTi-me, l’installazione ambientale di Scenocosme, e il duo italo-austriaco di origini sa-lentine Casaluce-Geiger, la musica del nord europa con Lacklaster dalla Finlan-dia e Felix Randomiz insieme a Carsten Schulz dalla Germania. La scena vjing italiana è rappresentata tra gli altri dai progetti Flxer, Kinotek e Claudio Sinatti. Lo StreamFest propone tra le varie installazioni il progetto del Master in Digital En-vironment della NABA di Milano. Gli ospiti della scena locale salentina sono Pierpalo Leo, Urkuma, Giorgio Viva, la net labal MuertePop e la community Agroelettronica.

StreamFest è un progetto dell’Associazione Culturale “sud-eStream” (con la dire-zione artistica di Antonio Rollo, la consulenza di Carlo Infante con il Performing Media Lab, Luca Barbeni del Share Festival e di Giulia Mainenti) in collaborazio-ne con l’Ente Fiera Salento S.p.a, e il supporto della Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Galatina, il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Lecce e dell’ITAS ‘G. Deledda’ di Lecce.

La prima edizione dello StreamFest guarda al futuro del Salento con la consapevo-lezza che l’avanzamento tecnologico si possa coniugare con l’amore della natura, armonizzando le notti elettroniche del Festival con le giornate di mare del mood sa-lentino. Il clima di festa che contraddistingue le tradizionali notti salentine può es-sere così rilanciato in chiave contemporanrea, attraverso la partecipazione multi-sensoriale, un coinvolgimento emozionale che è alla base della ricerca artistica della multimedialità protagonista del festival.
I vj-set e dj-set dello StreamFest saranno abitati da nuovi autori dell’interazione tra suono e immagine, sciamani che manipolano le visioni elettroniche in un coinvolgi-mento empatico con gli spettatori che cercano nuove proposte.

Sabato 28 luglio alle ore 17 presso la residenza di Torcito Parco del Salento avrà luogo un incontro su “Stream. I nuovi format del flusso audiovisivo” con Giacinto Leone dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Paolo Atzori della NABA di Milano, Marco Fratoddi di Legambiente – Nuova Ecologia, Fabrizio Pecori di MyMedia, Robin Good di robingood.tv, Alessandro Ludovico di Neural.it, Ilary Valbonesi di ecopolis.org, Gabriele Conte di ClioCom, Alessandra Pomarico di Sound Res, Luca Barbeni di Share Festival, Florian Schneider di Kein.tv, Jaromil dell’Istituto Nazionale Olandese di Arti Multimediali, Cecile Landman di streamtime.org, Gigi De Luca dell’Ufficio Cultura della Provincia di Lecce, Sivia Godelli Assessore della Regione Puglia e i protagonisti dello StreamFest. Coordinano Carlo Infante e Antonio Rollo, consulente progettuale e direttore artistico dello StreamFest.

Sponsor principali
ClioCom e Movimedia, Lecce.

Partner culturali
Performing Media Lab, Share Festival, Mediateca Provinciale, Torcito Parco del Sa-lento.

Per Informazioni
www.streamfest.it
info@streamfest.it
339 61 79210 (Andrea Valentino)
329 06 13422 (Stefano Mastrandrea)

Il valore economico del Sapere

mercoledì 27 giugno – ore 19.30
Quartiere Fieristico – Galatina (Le)
Ingresso gratuito
www.fierasalento.com

Il valore economico del Sapere
Il convegno promosso dalla Fiera di Galatina e del Salento in collaborazione con Salento Negroamaro e Sound Res ospiterà tra gli altri Philip Glass, David Cossin, Giacinto Leone e Nicola De Liso.

Mercoledì 27 giugno alle 19.30 presso i padiglioni del Quartiere Fieristico di Galatina (Le) la Fiera di Galatina e del Salento in collaborazione con Salento Negroamaro, rassegna delle culture migranti della Provincia di Lecce, e Sound Res, festival di musica contemporanea, organizza il convegno “Il Valore economico del sapere”.

Parteciperanno Giacinto Leone, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, Virginia Valzano, responsabile SIBA dell’Università del Salento, Nicola De Liso, preside della Facoltà di Economia dell’Università del Salento, Philip Glass, compositore statunitense, David Cossin, direttore artistico di Sound Res, Antonio Rollo, direttore artistico del festival StreamFest. Modera Gigi De Luca, responsabile Ufficio Cultura della Provincia di Lecce.

Ogni singola città vive in relazione culturale ed economica con il mondo esterno, esse sono i nodi di un network di altre città e territori. Fino agli anni ’50, il network di una città aveva una dimensione regionale e al massimo nazionale, oggi può essere esteso ad una dimensione molto più ampia, creando connessioni e accessi a culture e mercati lontanissimi. Grazie alle nuove tecnologie di comunicazione possono essere abbattute le distanze, il network locale può facilmente inserirsi nel tessuto globale, mantenendo la sua identità ed aprendosi al futuro.

In questo contesto il convegno “Il valore economico del Sapere” interroga attori locali e globali su tre linee di pensiero per la costruzione di una nuova conoscenza cresciuta con le nuove tecnologie e tesa a comprendere come è perché: le innovazioni hanno valore socio-economico, la differenza è creativa, le idee sono per tutti.

È stato calcolato che la conoscenza in uno specifico settore raddoppia ogni quattro anni. Questo fatto dovrebbe farci riflettere sul significato che questo processo ha nella società di domani: produzione di nuova conoscenza in diversi campi, la sua trasmissione e diffusione, la sua introduzione nelle applicazioni economiche, artistiche e scientifiche. Essere produttori di conoscenza è un compito a cui il nostro tempo ci chiama. Dal momento che la conoscenza cresce a ritmi vertiginosi, le strategie utilizzate finora, legate a metodologie prescrittive e lineari, vengono soppiantate da modelli non lineari che riconoscono la necessità di un continuo rapporto osmotico fra apprendimento e vita per disegnare un nuovo valore economico delle idee. Interrogarsi sul valore economico del sapere in un territorio di confine come il Salento è un momento per lanciare uno sguardo sul globale a partire da una prospettiva locale.
– Antonio Rollo

Glocal: Comunità locali nell’era del globale.

Appena tornato da Ascoli Piceno dove sono stato ospite di una tre giorni di lavoro intorno al tema del Glocal, ovvero comunità locali nell’era del globale. E’ stato un appuntamento denso di momenti di riflessione in cui è emersa la necessità della comunità picena di relazionarsi in modo attivo con le possibilità offerte dal social networking. Mi spiego. Oggi internet offre attraverso il così detto “Web 2.0″ una opportunità d’uso in cui le diverse piattaforme di social media sharing come flicker, youtube e gli istant blog come splinder o blogger, oppure per i più esperti wordpress, possono creare un flusso di informazione interconessa che porta la voce del locale in una dimensione globale. Chiamo queste piattaforme di “social media sharing” perchè le informazioni che vengono immesse nella rete globale sono immagini, testi, suoni e video. Quello che è accaduto in questi tre giorni è stato un continuo “postare” di quanto accadeva momento per momento. Una memoria circoscritta all’evento che può essere linkata, ritrasmessa e rivista in tempo differito proprio come possiamo fare adesso.
Il sito intorno a cui è ruotata l’operazione è comunanze.net nato dall’idea di “comunanza” una forma di organizzazione sociale espressa nei secoli passati dalle popolazioni marchigiane.
Comunanza quindi modo di condividere idee, incontrare persone, sviluppare progetti.
Facendo un viaggio a ritroso, a partire da questa mattina in cui ho presentato il Prometeo insieme a Carlo Infante, i tre giorni hanno offerto un convegno in cui tra i temi di maggiore rilevanza è emerso quello della sostenibilità del territorio.

Progetti come quello di Alisei sulla possibilità di autocostruirsi una casa e quello della Onne sulle energie rinnovabili hanno colpito la mia attenzione. Per vedere cosa è successo nei dettagli basta andare qui.

Ma non si è parlato soltanto. La Koinè, un gruppo di teatro-agricoltura come amano definirsi ci ha portato a conoscere prodotti e produttori delle marche. Un buon esempio di marketing territoriale intelligente e partecipato.

Ecco il vostro prof. durante una delle performace della Koinè.

Si è conclusa Europedia a Lecce

Si è conclusa oggi 13 maggio 2007 l’esperienza di Europedia a Lecce.

Per cinque giorni il Sedile di Piazza Sant’Oronzo è stato un luogo di scoperta ed emozioni. Scolaresche, turisti di passaggio, leccesi curiosi e personaggi della politica e della cultura locale insieme ai tanti amici e gli studenti dei corsi che tengo in Accademia hanno animato il cuore di Lecce all’ombra della colonna di Sant’Oronzo. Lo spirito dell’Europa è qualcosa che a cinquant’anni dai trattati di Roma sembra ancora sfuggire alla maggior parte delle persone, forse perchè distratte dal correre dei tempi moderni o forse disinformate sui sentimenti che la animano alle radici. Certo che in un epoca in cui l’economia nelle mani di pochi regola la vita di ognuno di noi lasciandoci inconsapevoli delle manovre che accadono lontano il sogno dell’Europa si manifesta come una speranza. Il popolo europeo come dice Gunter Grass è probabilmente quello dei gitani, i nomadi. Noi siamo figli di un continente frammentato in confini politici e linguistici che però le nuove generazioni stanno superando spinti dalla connessione alla rete. Internet è l’Europa e il mondo. Internet è le persone che trovano contatto nelle passioni e desideri. L’Europa dovrebbe imparare dalla cultura digitale a coltivare lo spirito della partecipazione, della condivisione e della scoperta. I gitani sono senza dimora fisica, i nuovi giovani sono senza dimora spirituale. Chi è oggi al potere cosa sta lasciando ai propri figli? Plastica che risiste più di ogni libro di carta, un aria sporca, un sistema di valori governato dall’economia e dal desiderio irrefrenabile di nuovi desideri, desideri che si consumano, si logorano in fretta. L’Europa ha visto scienze e coscienze costruire palazzi di sogni e speranze appena passata la paura dell’ultima guerra mondiale. Dall’altra parte del globo, scienze e coscienze senza dimora, fuggiti per necessità o per fortuna hanno cementato in laboratori sempre più sofisticati l’esperienza della manipolazione dell’infinito, grande o piccolo che sia. Noi italiani, anzi europei o ancora meglio cittadini del mondo siamo chiamati a riflettere e conoscere le coordinate del nuovo mondo.

Ecopolis spring07

Ecco un esempio di concept book che ho realizzato per ecopolis.org
una e-zine di culture digitali su cui sto lavorando da alcuni mesi
con luca barbeni ed ilaria valbonesi, e che vi consiglio di leggere quotidianamente.

Utilizzaremo per il progetto d’esame lo stesso template,
e quindi potremo pubblicare on-line il lavoro che andremo
a sviluppare nelle prossime lezioni.
http://www.ecopolis.org/spring07/

Ci vediamo dal 9 al 13 maggio al sedile per il progetto Europedia

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