the very story of calculation and logic
Calendario delle Lezioni A.A. 2009/2010
Orario Lezioni e Aule
lun AULA MAGNA 9,30-13,30 (LAB + sceno) + 14-17 (LAB + dec)
mar AULA MAGNA 9,30-13 (LAB + sceno)
mer AULA B4 11,00 – 14,00 (LAB + dec) + 15,30-18,30 (CG)
gio AULA MULTIMEDIALE mac 10-14 (CG)
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Calendario Lezioni dell’Insegnamento Computer Graphic (B 01)
Marzo
Sabato 13 – 5 ore
Venerdì 19 – 5 ore
Mercoledì 25 – 2 ore
Aprile
Mercoledì 7, 3 ore
Venerdì 9, 5 ore
Mercoledì 14, 3 ore
Giovedì 15, 5 ore
Mercoledì 21, 3 ore
Giovedì 22, 5 ore
Mercoledì 28, 3 ore
Giovedì 29, 5 ore
Maggio
Mercoledì 5, 3 ore
Giovedì 4, 5 ore
Mercoledì 12, 3 ore
Giovedì 13, 5 ore
Mercoledì 19, 3 ore
Giovedì 20, 5 ore
Mercoledì 26, 3 ore
Giovedì 27, 5 ore
Giugno
Mercoledì 2, 3 ore
Giovedì 3, 5 ore
Mercoledì 9, 3 ore
Giovedì 10, 5 ore
Mercoledì 16, 3 ore
Giovedì 17, 5 ore
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Calendario Lezioni dell’Insegnamento Laboratorio di Progettazione Grafica al Computer (B 02)
Marzo
Mercoledì 25 – 2 ore
Lunedì 29 – 4 ore
Martedì 30 – 4 ore
Mercoledì 31 – 2 ore
Aprile
Mercoledì 7 – 2 ore
Lunedì 12 – 4 ore
Martedì 13 – 4 ore
Mercoledì 14 – 2 ore
Lunedì 19 – 4 ore
Martedì 20 – 4 ore
Mercoledì 21 – 2 ore
Lunedì 26 – 4 ore
Martedì 27 – 4 ore
Mercoledì 28 – 2 ore
Maggio
Lunedì 3 – 4 ore
Martedì 4 – 4 ore
Mercoledì 5 – 2 ore
Lunedì 10 – 4 ore
Martedì 11 – 4 ore
Mercoledì 12 – 2 ore
Lunedì 17 – 4 ore
Martedì 18 – 4 ore
Mercoledì 19 – 2 ore
Lunedì 24 – 4 ore
Martedì 25 – 4 ore
Mercoledì 26 – 2 ore
Lunedì 31 – 4 ore
Giugno
Martedì 1 – 4 ore
Mercoledì 2 – 2 ore
Lunedì 7 – 4 ore
Martedì 8 – 2 ore
Programmare è come cucinare
Programmare è come cucinare. L’arte della cucina richiede fantasia, inventiva, creatività ed intelligenza per immaginare nuovi sapori, conoscere nuovi ingredienti, imparare nuovi procedimenti e servire per sè e per gli altri piatti squisiti. La novità richiede pratica e volontà nel superare difficoltà e fallimenti. Ci vuole un niente per bruciare una semplice frittata o confondere il sale per lo zucchero e rovinare un dolce.
La programmazione, l’arte di scrivere codice comprensibile ed elaborabile dal cervello elettronico, permette di servire per sè e per gli altri prelibati programmi (software) che quando vengono cotti a puntino regalano grandi soddisfazioni e piacere.
Lo studente italiano di materie artistiche, nei confronti del software, è come l’utente di un fast food, mangia piatti tutti uguali e non ha assolutamente accesso in cucina. Oggi la cucina del software non è racchiusa tra mura ma distribuita su internet. Le comunità di nuovi programmatori nate dopo la maturità “personale†del computer, avvenuta verso la fine degli anni ottanta ed esplosa grazie alla facilità di pubblicazione del world wide web, hanno iniziato a condividere frammenti di codice capaci di far funzionare un computer e di riportare in forma logica i problemi della vita reale in rapporto allo schermo interattivo. I problemi espressi in forma logica assomigliano alle ricette segrete dei grandi cuochi ed hanno un grande fascino quando ne assaporiamo il risultato finale. Spesso un piatto realizzato da un cuoco di fama ha costi elevati, così come alcuni programmi di comune utilizzo quali Adobe Photoshop e Adobe Flash. Lo spirito del computer ha diviso il mondo digitale in processi viziosi come quelli instaurati dalla chiusura del codice (Microsoft, Apple, Adobe, ecc..) e in processi virtuosi come quelli dell’apertura del codice (Linux, GLP, ecc..). Il codice libero, spesso inteso come codice gratuito, è una filosofia che si avvicina all’idea di libertà di parola, piuttosto che alla libertà di non pagare al ristorante.
Per cucinare un buon programma è fondamentale conoscere gli ingredienti e l’ambiente in cui operare. La materia prima di un programma è il numero, nella sua forma pura di misura del mondo. Un numero, ad esempio il 10, può indicare tutte le misure che conosciamo sia del mondo reale (metri, litri, atmosfere, gradi, velocità ) sia del mondo digitale (byte, pixel, frames al secondo) senza modificare la natura del numero 10. In realtà la nostra capacità di astrazione porta alcuni numeri ad avere significati metaforici (il numero dieci fa pensare ad un attaccante, oppure ad voto più alto). Il computer vive grazie alla sua capacità di interpretare soltanto due numeri: lo zero e l’uno. Le sequenze di zero ed uno formano parole in codice che il computer elabora nel suo cervello elettronico attraverso il controllo dei dati in ingresso, un’elaborazione algebrica su questi numeri e infine il risultato che viene salvato in memoria. La memoria di un computer è come un’enorme libreria di cui ne vediamo l’eticchetta ed attraverso di questa accediamo al suo contenuto. Il modo in cui i dati vengono elaborati dal computer apre all’universo della logica e della matematica applicata che ha visto personaggi come Wiener, Turing e Von Neuman scrivere la storia della più grande sfida dell’uomo lanciata alla comprensione e codifica della propria stessa intelligenza.
Per entrare nella cucina di un artista digitale non è richiesto di conoscere come costruire la cucina stessa, ma è fondamentale comprendere la sua struttura, le sue funzionalità e iniziare a interpretare in maniera personale i problemi che una particolare ricetta richiede. C’è un detto popolare salentino che recita “l’ecchiu rrubba†– l’occhio carpisce i segreti – ed è spesso usato dalle madri per trasmettere ai figli la conoscenza della preparazione di un piatto. Come in ogni cucina che si rispetti riusciamo a leggere la geografia e la storia di un territorio. Le ricette, gli ingredienti e i procedimenti sono lo specchio della cultura di una terra. I migliori cuochi del salento sono ancora gli stessi contadini che conoscono non solo l’arte di cucinare i cibi, ma possiedono anche i segreti per farli crescere e riprodurre. Una semplice frittata nasconde dietro il profumo intenso dell’uovo cotto nell’olio bollente un’aia con le galline che scambettano alla ricerca di qualche chicco di grano o di qualche pietrolina per immagazzinare calcare. Nell’odore acre dell’uovo sbattuto c’è tutta la pazienza del pulire l’aia, di accudire un’uliveto, di raccogliere le olive e di aspettare il prelibato frutto della sperimutura. Oggi compriamo tutti gli ingredienti al supermercato e in cambio di denaro lasciamo che la nostra intelligenza possa essere utilizzata per cercare nuove ricette, sulla base della nostra curiosità e capacità di inventare. La conoscenza dei processi di elaborazione del computer sono proprio i segreti nascosti dietro lo schermo e oggi possiamo comprare il computer al supermercato, proprio come le uova e l’olio.
Per uno studente di un’Accademia italiana comprare un computer significa emulare il proprio compagno, collegarsi a internet per godere della pubblica piazza espressa dal web 2.0 e per dannarsi nella scrittura della tesi. Soltanto in casi molto rari viene spiegata la magia del computer e la possibilità di utilizzare il cervello elettronico come strumento intelligente a servizio dei problemi dell’arte.
Il parallelo con il cibo preconfezionato può continuare se pensiamo alle tante applicazioni che permettono di scaldare un’idea preconfezionata e servire a sè ed agli altri qualcosa di cui non si conosce l’essenza. Vengono alla mente le vignette di Mafalda che odiava la solita minestra servita da una madre vittima della rivoluzione consumistica. La maggior parte delle applicazioni continuano ad alimentare una fantasia ricombinante che non porta all’inventiva ed all’immaginazione, ma piuttosto impone standard visivi e modalità di interazione che limitano la creatività dell’artista.
I pionieri della Computer Art erano matematici, fisici e scienziati che avevano intravisto nei nuovi schermi collegati al cervello elettronico di metà novecento un modo per esplorare e raccontare le proprie storie e visioni digitali. Da allora ci sono in giro per il pianeta festival, rassegne e centri di ricerca in cui arte e scienza producono una narrazione digitale in cui lo spettatore diventa parte attiva e interattiva della storia. La letteratura sulle origini e sviluppi del computer è trabordante di testi e manuali, riviste e pubblicazioni periodiche che rimangono nella quasi totalità in lingua inglese.
La magia del computer spiegata in cucina è un tentativo di avvicinare la scienza del calcolo digitale alle forme di espressione artistica contemporanea, dove l’indagine del rapporto Uomo-Macchina ha portato sin dagli albori ad una fiorente arte che racconta i cambiamenti in corso.
L’universo aperto dall’arte con il computer ha una struttura multidimensione in cui la natura procedurale, partecipatoria, spaziale ed enciclopedica del computer si interseca con l’immaginazione dell’artista. L’apparato cognitivo è immerso in una dimensione di stimoli multi sensoriali che interferiscono con i reticoli (pattern) della visione, dell’ascolto e del tatto attraverso l’interazione con lo schermo, la tastiera, il mouse e tutte le periferiche di input ed output che sono state inventate per rendere il computer prossimo all’uomo. Certo, il computer non è in grado di innamorarsi o provare piacere per una frittata che profuma di menta fresca, ma riesce ad elaborare una quantità di dati talmente elevata che inizia ad avvicinarsi a quello necessario alla mente umana per processare emozioni intense come l’amore o il gusto. Gli scienziati stanno scommettendo sul momento in cui la macchina sarà in grado di vivere da sola nel mondo. Credo che per arrivare a questo il computer ha bisogno ancora di diverse generazioni di programmatori.
Il segno digitale rispetto alla staticità della carta e della fotografia e la dinamicità del cinema e del video, aggiunge un comportamento nuovo all’immagine che è interattiva per natura. L’immagine interattiva incorpora la bellezza del segno e la multi dimensionalità delle nuove cornici, per liberare una forma in cui il contenuto può rispondere attivamente alle azioni dell’utente o dello spettatore.
La scrittura di codice permette allo studente di utilizzare con coscienza entrambi gli emisferi cerebrali. La parte destra del cervello, per natura, inter-agisce nel processo di visualizzazione di un’idea (immaginare e sentire il profumo di una fittata alla menta), mentre la parte sinistra si preoccupa soprattutto di intervenire quando ci sono da risolvere problematiche complesse (seguire un preciso procedimento che dagli ingredienti di base porta al piatto finale), come quelle relative alla programmazione ed elaborazione di immagini sintetiche con un computer, .
Lo studente che si avvicina alla programmazione del computer si trova di fronte ad un processo creativo percepito come nuovo e stimolante, dove la comprensione e utilizzo del computer diventa la mappa dove orientare le proprie visioni e meglio interpretare la quotidianità della società mediocratica in cui si trova ad essere un artista. La società in cui viviamo è il risultato di un continuo movimento entropico verso equilibri che non sono più statici, come la carta, ma dinamici come lo schermo sbrillucicante del computer.
Questo libro è scritto come un manuale di ricette in cui è fondamentale la pratica per apprendere i procedimenti. La cottura di un codice avviente nel fuoco digitale degli schermi interattivi che qui sono rivoltati dal fuori verso l’interno per scoprire lo spirito del computer.
PLOGit // first release
PLOG.it is a prototype of poetic augmented reality. An application written in AS2 and released as open source project for future developments. PLOG.it is a gesture oriented interface, where screens are closer to the users. PLOG.it use a video-camera to see, a video-projector to augment the reality and a laser ray to interact and share light’s content. PLOG.it can be used for free by artists, educational and cultural institutions. Under the guidelines of the LaserTag group, that inspired this application, is better to do not use this opportunity to spread commercial logos on big screens.
Download it for free at
Scenografie digitali
Il palcoscenico tradizionale è lo spazio e il tempo abitato dagli attori, dalle scenografie, dalla musica e dalle luci.
Il palcoscenico digitale estende il carattere delle scenografie rendendole attive e responsive alla drammaturgia.
Le Scenografie digitali sono il flusso dell’immaginazione che prende vita su schermi e surpefici attraverso la forma e i contenuti della luce video proiettata.
Conoscere, comprendere e realizzare scenografie digitali significa relazionarsi con idee e concetti nuovi.
Concetti come Ecologia Dei Media, Ambienti Sensibili, Architettura Temporanea e Linguaggi di Programmazione per il computer sono le materie di studio del corso di Scenografie digitali.
I giovani si avvicinano all’informatica, al cinema, alla fotografia e al teatro sia perché ne colgono la possibilità espressiva, un veicolo per affermare la propria identità , sia perché avvertono l’aspetto ludico nell’atto creativo con le nuove tecnologie.
Ogni novità è il frutto di qualche seme mutageno. Era il 1995, ed avevo ventiquattro anni quando, a Torino, ebbi la fortuna di assistere ad uno spettacolo di Laurie Anderson. Da quel momento è cresciuta in me la passione per la ricerca nel mondo delle Scenografie digitali. Ho visto i danzatori virtuali di Merce Cunningham, il teatro onirico di Robert Wilson e le performance estreme della Fura dels Baus.
Il teatro al tempo delle nuove tecnologie stava cambiando. Un’evoluzione ancora in corso, ma capace di esprimere la criticità del contemporaneo, le visioni dei singoli e le opportunità del gruppo.
Ho iniziato a disegnare performance digitali nel 1997, indagando il rapporto tra i media di comunicazione e i nostri sensi.
La passione per le scenografie digitali è diventata fonte di nuove conoscenze e opportunità di incontro con nuove persone con cui creare e condividere sogni. Una ricerca che ho avuto modo di approfondire con i docenti della Scuola di Arti e Media di Colonia e artisti digitali italiani.
Dal 1997 ad oggi ho collaborato a diversi spettacoli dove danza, musica, corpo e scena digitale interagiscono per raccontare storie amplificate dai media, dove gli effetti speciali si comportano come ricami su tele dorate, le immagini video come sculture in movimento, la luce del video proiettore come attore dal corpo virtuale, con una propria gestualità e carattere, capace di cambiare, anche se soltanto per il tempo della rappresentazione, lo spazio e il tempo della partecipazione sensoriale ad un evento artistico.
Stage Sensible Design
(dal 19 al 26 ottobre – Potenza )
“Il mondo che conosciamo è un invenzione molto recente.â€
~ Gregory Rowlins
STUFF:
Interactive Camera Movement
Various Example
NOTE.ZIP
SLIDE : Problem Solving
Computer Graphics – Potenza
“I nuovi media non sono soltanto strumenti meccanici per creare nuovi mondi illusori, ma nuovi linguaggi con una nuova e prorompente forza espressivaâ€
~ Marshall McLuhan
Processori e programmi, così come bit e bytes non creano nulla da soli. Imparare ad utilizzarli in maniera creativa e comprendere la loro capacità di comunicare è l’obbiettivo principale del corso insieme ad Antonio Rollo. Verrà mostrata la forza degli strumenti digitali – software – per soddisfare le proprie visioni. Un nuovo mondo di possibilità che sta disegnando il nostro futuro giorno per giorno. Il laboratorio illustrerà le basi della progettazione grafica al computer imparando a pensare, immaginare, sognare e create in uno spettro di nuove tecniche mai viste prima. La progettazione al computer non può prescindere dall’utilizzo delle innovazioni tecnologiche più recenti che però spesso non sono accessibili a chi non ha una formazione scientifica. Infrangere tale barriera è possibile attraverso un approccio creativo alle nuove tecnologie dove il “fare insieme†e “stare insieme†in un’attività laboratoriale creano le condizioni per far germogliare la passione e coltivare i propri interessi. Tutti gli studenti contribuiscono all’attività multidisciplinare che permette prima di tutto lo scambio di idee e l’acquisizione di modelli di progettazione adeguati alla Società della Rete.
Incontri nella Luna piena – Ignazio Licata – Meta fisico siciliano
In diretta su internet
giovedì 9 aprile ore 21,30
http://www.oistros.it/lunapiena
Flash Animation
Il Centro di ricerca e animazione della cultura e dello spettacolo Oistros organizza nei mesi di aprile e maggio 2009 una serie di otto workshop con Hermes Mangialardo, pluripremiato animatore salentino. Il workshop verrà presentato con una lezione introduttiva di Antonio Rollo, responsabile dell’area new media dell’Oistros, sabato 18 aprile alle ore 11, presso la sede in via A.Russo, 29 a San Cesario di Lecce.
Iscriviti
Disegnare cartoni animati è un arte complessa ed affascinante in cui la narrazione incontra il disegno. Flash è uno strumento che permette di realizzare animazioni tradizionali e sperimentare animazioni interattive in un abiente di sviluppo in cui gli elementi chiave come immagini e suoni prendono vita come attori su un palcoscenico. Imparare a disegnare un cartone animato con Hermes Mangialardo, che ha fatto della sua passione una professione, è il primo passo per entrare nell’universo della progettazione del movimento con il computer. Pensare una storia animata, apprendere gli strumenti per progettarla e realizzare un corto in flash animation sono gli obiettivi di questo workshop che si rivolge ad artisti con una conoscenza di base del computer e che vogliono ampliare il proprio bagaglio di espressioni creative.
Media: Adobe Flash ed Actionscript.
Tecniche: Dalla bozza all’animazione finale.
Attività : Otto appuntamenti da 4 ore ciascuno, per un totale di 32 ore.
A chi è rivolto: Il workshop si rivolge a giovani artisti che vogliono apprendere una nuova forma espressiva e indagare le potenzialità dell’animazione computerizzata. I partecipanti devono avere il proprio portatile.
Cosa si porta via: I partecipanti al workshop apprenderanno l’ambiente di sviluppo in Flash e acquisiranno le metodologie e le tecniche per iniziare l’avventura dell’animazione.
Dove si svolge: Il workshop si svolge nella sede del Centro di ricerca e animazione della cultura e della spettacolo Oistros, in via A. Russo, 29 a San Cesario. Due stanze con accesso wi-fi alla rete internet, un video proiettore e un impianto audio saranno a disposizione dei partecipanti.
Costo: 300 euro a partecipante. Massimo 10 partecipanti.
Iscriviti
Il Postmodernismo è morto
A new modernity is emerging, reconfigured to an age of globalisation – understood in its economic, political and cultural aspects: an altermodern culture
Increased communication, travel and migration are affecting the way we live
Our daily lives consist of journeys in a chaotic and teeming universe
Multiculturalism and identity is being overtaken by creolisation: Artists are now starting from a globalised state of culture
This new universalism is based on translations, subtitling and generalised dubbing
Today’s art explores the bonds that text and image, time and space, weave between themselves
Artists are responding to a new globalised perception. They traverse a cultural landscape saturated with signs and create new pathways between multiple formats of expression and communication.
The Tate Triennial 2009 at Tate Britain presents a collective discussion around this premise that postmodernism is coming to an end, and we are experiencing the emergence of a global altermodernity.
Nicolas Bourriaud
Altermodern – Tate Triennial 2009
at Tate Britain
4 February – 26 April 2009
TRADUZIONE IN ITALIANO
Una nuova modernità sta emergendo, riconfigurata come un’epoca di globalizzazione – intesa nel suo significato economico, politico e culturale: una cultura alter-moderna
Maggiore comunicazione, viaggi e migrazioni stanno influenzando il modo in cui viviamo
La nostra vita quotidiana consiste di viaggi in un universo caotico e brulicante
Multiculturalismo e identità sono sorpassati dalla creolizzazione: gli artisti ora iniziano da uno stato di cultura globalizzata
Questo nuovo universalismo si basa su traduzioni, sottotitoli e doppiaggio generalizzati
Oggi l’arte esplora i legami che il testo e l’immagine, il tempo e lo spazio, tessono tra di loro
Gli artisti sono la risposta a una nuova percezione globalizzata. Essi traversano un paesaggio culturale saturo di segni e creano nuovi percorsi tra diversi formati di espressione e di comunicazione.
La Tate Triennale 2009 al Tate Britain presenta una collettiva di discussione attorno a questa premessa: il postmodernismo sta giungendo al termine, e stiamo vivendo la nascita di una altermodernità globale.
Inontri nella Luna Pinea
Lunedi 9 febbraio 2009, ore 21
In diretta su internet
www.oistros.it/lunapiena
L’Associazione culturale Oistros organizza per l’anno 2009 una serie di “Incontri nella Luna piena†con persone speciali dal mondo dell’arte, scienza, spettacolo e comunicazione. Le stanze della sede in via A. Russo, 29 a San Cesario, già Loophouse, diventano ad ogni Luna piena un flusso video trasmesso in diretta su internet in forma interattiva e partecipata.
Ogni plenilunio, dalla luna piena: stravaganti lunatici in dissertazione.
“Incontri nella Luna piena†è un progetto di comunicazione culturale che utilizza i modelli interattivi del web per condividere storie, progetti e idee degli oratori che ad ogni Luna piena saranno invitati a raccontare ed a raccontarsi. Tutti gli incontri sono distribuiti sul web secondo licenza Creative Commons di libero utilizzo e ridistribuzione.
Il primo incontro nella Luna piena è con “Sergio Spina. Storie della mia vita da licantropoâ€, presentato da Luigi A. Santoro.
Sergio Spina è uno dei personaggi più creativi e innovativi che la televisione italiana abbia avuto.
Nato a Milano un po’ di anni fa. Ha avuto tutto il tempo per vedere la sua amata/odiata RAI nascere, crescere, suicidarsi o essere ammazzata. Nella sua pluriennale esperienza nella Tv di Stato (è in rai dal 1954) è stato il regista di uno dei primi programmi andati in onda (Strapaese),di Mixer (special tv condotto da Giovanni Minoli), Festa Farina e Forca (scritto con Rina Durante), l’Addio a Berlinguer e di numerosissime altre opere tra documentari, inchieste, film… fare un elenco del lavoro di Sergio Spina sarebbe lungo e inutile. Inutile perché Sergio è prima di tutto un amico e compagno di mille battaglie. Nel Salento ha trovato la sua dimensione più originale. Militante partigiano e fieramente comunista. Spina parlerà sotto la luna della sua carriera e dei mille intrecci che lo hanno visto attraversare in lungo e largo i crateri salentiniâ€.
L’incontro è trasmesso in diretta su internet lunedì 9 febbraio 2009 alle ore 21, all’indirizzo web http://www.oistros.it/lunapiena - si consiglia di spegnere le luci, accendere gli altoparlanti del computer e godersi la diretta.
Buona luna piena a tutti!
Il calendario dei prossimi incontri con la Luna piena è:
11 Mar 2009 Mercoledi
09 Apr 2009 Giovedi
09 Mag 2009 Sabato
07 Giu 2009 Domenica
07 Lug 2009 Martedi
06 Ago 2009 Giovedi
04 Set 2009 Venerdi
04 Ott 2009 Domenica
02 Nov 2009 Lunedi
02 Dic 2009 Mercoledi
31 Dic 2009 Giovedi
Workshop WebCinema al Future Film Festival
Il Future Web Festival si svolge a Bologna nell’ambito del Future Film Festival, il più importante evento italiano dedicato al cinema di animazione e alle nuove tecnologie applicate alle immagini in movimento.
Vi aspetto giovedì 29 gennaio a Bologna alle ore 15.00 presso il Future Village situato all’interno di Palazzo Re Enzo
IL WORKSHOP
L’arte che deve i suoi natali ai fratelli Lumière ha scoperto internet. Con alcuni anni di ritardo al cinema sta capitando quello che è successo prima alle news e in seguito alla musica. Antonio Rollo, uno dei maggiori creativi web italiani, offre al pubblico un workshop sul cinema 2.0. I partecipanti potranno portare laptop, videocamere, telefonini… e realizzare un film interattivo e pensato per la Rete.
Antonio Rollo è artista digitale, teorico dei nuovi media e consulente strategico. Nel 1995 entra nella collezione della Galleria d’Arte Moderna di Torino con la prima opera di computer grafica acquisita. Nel 1999, assieme a Sebastiano Vitale e Luca Barbeni, dà vita al gruppo 80/81 per la progettazione di un’isola online in cui vengono esplorati ambienti digitali modellati secondo nuove dinamiche di rappresentazione. Il progetto Island.8081 (www.8081.com) continua a ricevere consensi di pubblico e critica. Nel 2007 Bruce Sterling lo menziona tra i dieci siti di Net-Art italiani.
Web Cinema Ambiente
http://www.8081.com
Web Cinema Chat
http://www.cybrport.com/foreplay/GO.html
Web Cinema Bottom Up
http://www.0280.org/eMAP
Web Cinema Sociale
http://www.oistros.it/sogno
Web Cinema Documentario
http://www.asuddipavese.it/webcinema/